L’Embrione: Che cos’è? E quando diventa soggetto di diritto?

L’Embrione: Che cos’è? E quando diventa soggetto di diritto?

Ingrandimento dell'embrione umano

A tutti noi sarà capitato di chiederci L’Embrione: Che cos’è? E quando diventa soggetto di diritto?
Lo sviluppo della biomedicina che si è verificato negli ultimi anni, hanno ampliato le possibilità di manipolazioni sulla vita umana.
Oggi, ad esempio, è possibile produrre embrioni mediante la fecondazione assistita. È altresì possibile conservarli, trasferirli nell’utero della madre biologica, ovvero, di una che presta l’utero realizzando la c.d. surrogazione di maternità.
È addirittura possibile diagnosticare precocemente, quindi anche in fase pre-impianto, eventuali patologie, con la possibilità di intervenire per fini terapeutici (per la cura dello stesso embrione), oppure per fini selettivi.

Si osservi ancora che, l’embrione umano può essere anche oggetto di clonazione. Sia terapeutica (l’embrione non viene fatto sviluppare oltre al momento del c.d. annidamento nell’utero), che riproduttiva (finalizzata a creare un individuo identico).

COME AVVIENE LA CLONAZIONE TERAPEUTICA?

Innanzi tutto, lo scopo di detta clonazione terapeutica è quello di ricavare da questi primissimi stadi del l’embrione cellule staminali. Le quali verranno impiegate, per la cura di molte patologie. Ciò avviene privando le cellule uovo del loro nucleo, di modo da inoculargli un nucleo prelevato da fibroblasti. A questo punto, si sottopone il tutto a una serie di sostanze chimiche, le quali ne attivano la crescita e quindi la suddivisione. Cresciuto l’embrione in una pluralità di cellule, esse verranno utilizzate per la cura di molte malattie.
Si osservi con molta attenzione che, in Italia sono leciti solo quegli interventi, finalizzati alla cura del l’embrione stesso. Ne consegue che, non è possibile intervenire sulla vita nascente per scopi sperimentali.
A maggior conferma, la c.d. legge 40 – ovvero la legge 19 febbraio 2004 – consente la fecondazione medicalmente assistita, solo alle condizioni dettate dalla stessa legge. Si tratta di condizioni volte a tutelare tutti gli individui coinvolti, compreso il concepito.
Questo perché dalla normativa italiana si evince, che il concepito sia un soggetto di diritto. Ovviamente questa impostazione, non è uguale in tutti gli ordinamenti.
Sulla base dei dati che oggi ci offre la scienza, non vi è dubbio che l’embrione umano è un INDIVIDUO sin dal suo stadio zigotico unicellulare. Quindi sin dal momento in cui, lo spermatozoo penetra nella cellula uovo.
Il problema, invece, ruota attorno al momento in cui, noi possiamo ritenere detto individuo un soggetto di diritto 

Le teorie su quando l’embrione può essere considerato soggetto di diritto

Vi sono ben 7 teorie, le quali indicano il momento in cui l’embrione, può essere considerato soggetto di diritto:

1) Teoria della singamia

Fecondazione momento della singamia

I sostenitori di questa teoria, ritengono che la fecondazione sia un fatto complesso. Per aversi soggetto di diritto, bisogna attendere le 24 ore. Quindi il momento della singamia vale a dire, il momento di fusione di tutto il materiale cromosomico.

Flamigni ritiene che lo zigote nella fase che precede la singamia, sia un ootida fertilizzato allo stadio pro nucleare. In altre parole un nulla, in quanto, ancora non rintracciabile quell’unità biologica che costituisce un nuovo essere umano.

Flamigni, viene però criticato da Serra, il quale, ritiene che la singamia sia un momento irrilevante perché esso non è tanto diverso dalla fecondazione. In questo momento ovulo e sperma, mettono in comune il loro materiale genetico. La teoria di Serra potremmo dire che sia il personalismo.

2) Teoria dell’annidamento

Ovulo fecondato che si annida nell'utero

Secondo detti autori per aversi soggetto di diritto, non è importante la fecondazione, ma il suo annidamento nell’utero della madre. Prima di detto impianto, l’embrione è solo materiale genetico. Per alcuni detto annidamento avviene tra il 5′ e il 7′ giorno, per altri bisogna addirittura aspetta il 14′ giorno. La teoria dell’annidamento o dell’impianto, fa ricorso a sostegno della sua tesi a due diversi tipi di argomentazioni.

Argomentazioni di carattere biologico

Secondo l’argomentazione di carattere biologico, si ritiene che l’identità genetica dello zigote, anche se necessaria non è sufficiente a dirigere lo sviluppo dell’embrione, in quanto quest’ultimo necessità dell’informazione extra zigotico proveniente dalla madre.

Argomentazione di carattere filosofico

Secondo l’argomentazione di carattere filosofico, è necessario che l’embrione per essere definito, oltre che essere umano, anche soggetto di diritto, è necessario che egli sia capace di intessere una relazione con qualcun altro. Si ritiene sufficiente una semplice relazione passiva, come la relazione che in questo caso, egli ha con la madre.

3) Teoria del 14′ giorno 

Evoluzione feto umano

Secondo questa teoria per poter parlare di persona, è necessario dover aspettare il 14′ giorno dal concepimento. Questo perché fino a detto periodo, può verificarsi il fenomeno della c.d. GEMELLAZIONE o quello inverso della SEZIONE SIMETICA.

Ne consegue che, prima di detti 14 giorni non possiamo ritenere l’embrione un soggetto di diritto, in quanto, noi possiamo risalire all’identità genetica, ma non all’identità individuale.

4) Teoria utilitarista

Sistema nervoso centrale  

Secondo questa teoria per poter dire che la vita nascente sia soggetto di diritto, è necessario attendere il momento in cui si forma il sistema nervoso centrale. Quindi bisogna attendere l’ottava settimana.

In altre parole, per gli utilitaristi solo quando si forma il sistema nervoso centrale e quindi, solo quando si ha la capacità di provare piacere e sentire dolore, possiamo dire di avere un soggetto di diritto.

5) Teoria della Corteccia cerebrale

Corteccia cerebrale

Questa teoria fa riferimento alla corteccia cerebrale, perché è proprio detta corteccia che garantisce l’effettivo esercizio della funzione razionale. Ne consegue che, si ha soggetto di diritto, solo quando avverrà la connessione tra la corteccia e il talamo. Quindi tra la 20° e la 28° settimana dalla fecondazione.

I sostenitori di questa teoria, pongono in essere un parallelismo. Così come nelle questioni di fine vita si parla di morte cerebrale, parallelamente nelle questioni di inizio vita, si deve parlare di vita cerebrale.

6) Teoria dell’Emergentismo

Formazione della coscienza nell'uomo

Dalla combinazione di più parti materiali, compaiono parti nuove e trascendentali che sono diverse da quelle stesse materiali.

In altre parole, per i sostenitori di questa teoria il nascituro può dirsi soggetto di diritto, solo quando a egli emerge la coscienza.

Ovviamente questa teoria è fortemente criticata. Non è assolutamente facile spiegare come e quando, effettivamente emerge la coscienza dalla materia.

7) Teoria dell’Acquisizione dell’autonomia

Bambino che dorme adagiato

I sostenitori di questa teoria ritengono che per acquisire lo stato di soggetto di diritto, è indispensabile che vi sia l’effettivo esercizio della capacità razionale.

Con questa teoria il nascituro diventa soggetto di diritto, solo a seguito dell’evento nascita. Quindi nella fase Post-Natale.

Più precisamente, solo dopo che si è accertata la capacità di:

  • Razionalità
  • Autocoscienza
  • Autodeterminazione

Anche questa teoria è fortemente criticata. Sulla base di essa, infatti:

  • non tutti gli essere umani sono persone; non tutte le persone sono essere umani.

Perché?

Perché i feti e gli infanti non sono persone e quindi soggetti di diritto, fino a quando non acquisiscono l’autocoscienza e la capacità di assumersi la responsabilità morale.

Mentre potrebbero, paradossalmente, essere considerate persone, le intelligenze artificiali.

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