Qual è il senso della mia vita?

Qual è il senso della mia vita?

Chissà quante volte ti sarai posto la domanda: qual è il senso della mia vita?

E chissà quante altre volte non sarai riuscito a darti una risposta.

Qual è il senso della mia vita è una domanda importantissima, che tutti prima o poi ci facciamo. È solo una questione di tempo.

Domanda importantissima, dalla risposta per nulla intuitiva e molto complessa.

Ognuno di noi è chiaramente libero di dare alla propria vita, il senso che più lo aggrada. Ciò nonostante, io ho voluto provare a spiegare in questo post, il senso che io dò alla vita in generale.

Il senso che ho dato alla mia vita

Che ci piaccia o no, in questa vita terrena siamo chiamati a una dura realtà. Nascere, crescere e poi morire. Quale può essere allora, il senso di questo passaggio più o meno veloce?

Non voglio darti una risposta secca, perché altrimenti rischierei di non riuscire a farti cogliere l’essenza del mio pensiero.

Sicuramente il senso che dobbiamo dare alla nostra vita, deve essere un qualcosa di positivo e mai di negativo.

Ed è proprio da questo dato di fatto, che io voglio cominciare il mio ragionamento.

Quasi tutte le parole presenti nel nostro vocabolario, possono avere, sia un’accezione positiva che un’accezione negativa.

Ci sono alcune pochissime parole, invece, che possono avere solamente un’accezione positiva.

Indubbiamente tra queste, c’è la parola INNOVARE.

Spiegazione della parola innovazione

So che ti sembra assurdo che ogni nostro problema esistenziale, si possa risolvere in un’unica parola. Ti prego però di continuare a leggere il mio ragionamento prima di chiudere questa pagina e uscire per sempre dal mio blog. Magari dopo aver letto, fammi pervenire cosa ne pensi commentando questo articolo.

Torniamo a noi e alla nostra parolina magica.

Il fatto che su questa vita siamo chiamati ad innovare, è un discorso che sta bene, sia sul piano teorico sia su quello pratico.

L’innovazione sul piano teorico

Innovare significa creare, apportare delle novità, dei cambiamenti che migliorano l’oggetto della nostra innovazione, affinché quest’ultimo possa produrre benefici all’interno della società.

Ancora una volta ci tengo a ricordare che in questa vita, noi tutti siamo di passaggio.

Ritieni forse che non sia abbastanza alto come senso della vita, il compito di migliorare sé stessi e quanto ci circonda?

Anche Gesù ci invita a vivere questa vita con lo scopo di migliorarci, quindi innovare.

Se non ti fidi, vai a vedere la parabola dei talenti.

Il senso di questa parabola è, infatti, che il padrone – Dio Padre – prima di partire, prima di darci la vita, dona ad ognuno di noi dei talenti, delle qualità, sufficienti alla sopravvivenza nel mondo. Qualità di cui noi abbiamo l’assoluto dovere di far fruttificare e migliorare. In alternativa subentra la pena, ci sarà tolto tutto quello che abbiamo.

Vedi che il mio discorso comincia ad essere più concreto?

L’innovazione sul piano pratico

In questo preciso momento storico, stiamo vivendo un tempo dove a padroneggiare, è la parola crisi.

Negli ultimi tempi, infatti, ho sentito spesso parlare di crisi finanziaria, del lavoro, dei principi, dei valori e addirittura anche nei rapporti sociali. I “social network” hanno provocato un effetto contrario a quello sperato, anziché avvicinare le persone, le hanno allontanate e rese sempre più sole.   

A mio avviso se c’è una medicina idonea a curare qualsiasi tipo di crisi, è proprio l’innovazione. Questo perché è la stessa innovazione ad essere un settore che non va mai in crisi.

Differenza tra innovazione e cambiamento

Ogni volta che realizzo un’innovazione, realizzo sempre un cambiamento. Lo stesso non si può dire per il contrario. Ogni volta che realizzo un cambiamento, non è detto che io abbia realizzato anche un’innovazione.

L’innovazione è sempre un cambiamento, ma il cambiamento non è sempre un’innovazione.

Ecco che sorge una domanda: ma allora quando posso dire di aver realizzato un’innovazione?

Per rispondere a questa domanda farò un esempio. Se prendo un sasso e lo coloro con i colori dell’arcobaleno, ho fatto innovazione?

La risposta è certamente no. Ho realizzato un cambiamento, ho reso forse più bello il sasso, ma non ho realizzato un’innovazione.

Questo perché affinché possiamo parlare di innovazione, è necessario che il cambiamento oggetto della mia azione, apporti un beneficio nella società. Il cambiamento deve migliorare la mia vita, quella di un altro o di entrambi.

Il miglioramento di cui parlo, non deve essere di tipo soggettivo, ma oggettivo. Bisogna che oggettivamente si dica: utilizzando l’oggetto dell’innovazione la vita è migliorata.

Se disegno un sasso con i colori dell’arcobaleno, forse posso essere stato bravo nel disegnare, avrò migliorato la mia vita perché i colori dell’arcobaleno mi rendono felice; ma non posso essere chiamato innovatore.

Non ho migliorato niente, anzi in un certo qual senso, ho forse deturpato la natura.

Il senso della vita e l’amore. Le possibili critiche a questo mio ragionamento

Qualcuno, non a torto, potrebbe dire… e l’amore dove l’hai messo? Per noi il senso della vita non è l’innovazione, il migliorare e il migliorarsi, bensì l’amore.

Per quanto poetico e bello da sentirselo dire, io non sono d’accordo.

Una cosa è il senso della vita, che a mio avviso continuo a pensare, sia l’innovazione e quindi il migliorare. Un’altra è, invece, il modo attraverso cui dobbiamo vivere la vita.

L’amore è soltanto il modo in cui dobbiamo vivere la nostra vita. Dobbiamo viverla da innamorati, amando Dio e il prossimo e nel vivere amando, dobbiamo adempiere al senso della nostra vita che è, appunto, il migliorare. Cioè l’innovazione.

Per capire meglio qual è la concezione che io ho dell’amore, dobbiamo innalzarci in un’altra dimensione. L’amore è il senso della nostra esistenza eterna. Dio ci ha creati per amore.

Ma su questo piano terreno, l’amore non può essere il senso della nostra vita. Come fa ad essere il senso della nostra vita, in un mondo dove domina l’odio e la violenza?

Secondo me, in un mondo in cui domina l’odio e la violenza, Dio ci fa fare la palestra. Ci fa allenare, ci fa diventare più forti, affinché riusciamo a renderci e a rendere il mondo un qualcosa di migliore.

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