Rapporto medico paziente. Principi di verità e di fedeltà

Rapporto medico paziente. Principi di verità e di fedeltà

Stetoscopio nella tasca del camice di un medico

Nello studio della bioetica è interessante anche Rapporto medico paziente. Principi di verità e di fedeltà.

Gli ultimi due Principi, che a mio avviso governano il rapporto medico paziente, sono il principio di verità e il principio di fedeltà.

Principio di verità e fedeltà spiegato nel dettaglio

Principio di verità

Nel rapporto medico paziente si pone il problema del c.d. consenso informato.

Con riferimento a questo problema, ci si pone l’interrogativo:

  • Quanta informazione bisogna dare al paziente, affinché questo possa dirsi informato e quindi possa prestare il suo consenso alle cure.

Bisogna dare:

  • Tutta l’informazione possibile, oppure, solo quella che un paziente ragionevole vorrebbe conoscere?

Al riguardo due modelli di origine anglosassone:

Informazione piena al paziente (Full disclosure) 

Secondo questo modello il consenso deve essere pieno.

Quindi deve essere vertente su qualsiasi aspetto della malattia, della prognosi e della diagnosi.

Ne consegue che si considera mancante non appena il medico tace, anche su un’elemento irrilevante.

Se si ritenesse valido questo modello, ogni qulvolta l’informazione non fosse piena si commette il reato di battering. Questo è il tipico modello americano.

Informazione ampia al paziente (Broad disclosure)

Secondo questo modello il medico dovrà dare un’informazione ampia e non quindi piena.

Ne consegue che potrà tacere su determinate circostanze ritenute irrilevanti o marginali; senza che incorre nel reato di battering. Questo, invece, è il tipico modello inglese.

Diritto a non essere informati

Ritornando alla domanda di partenza. Vale a dire:

  • Quanta informazione bisogna dare al paziente, affinché questo possa dirsi informato e quindi possa prestare il suo consenso alle cure.

Nel tentare di dare una risposta e comprendere quale dei duesuddetti modelli dobbiamo scegliere; dobbiamo tenere conto di un dato di fatto.

Accanto al diritto di essere informati, vi è anche un diritto a NON essere informati.

Faccio un esempio nel tentativo di spiegarmi meglio. Mediante i test genetici è possibile prevedere la mia predisposizione a sviluppare delle malattie, ma io potrei non essere interessato a saperlo. Ho quindi un dirittoa non essere informato.

 Principio di fedeltà

Questo principio lo troviamo nella deontologia forense.
Esso consiste nel fatto che il medico:
  • Mediante una sua perizia deve riuscire a dire al paziente, usando gli strumenti della verità, quale sia la migliore terapia possibile.

Approfondimenti

Se con riferimento al Rapporto medico paziente. Principi di verità e di fedeltà, si è interessati a degli approfondimenti, potete sempre chiederli mediante un commento.

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