Rapporto medico paziente. Principio di non maleficenza
Rapporto medico paziente. Principio di non maleficenza
Cominciamo adesso la trattazione del Rapporto medico paziente. Principio di non maleficenza.
Il principio oggetto della nostra trattazione, consiste nel suddetto assunto:
- Ti faccio del male per perseguire un bene maggiore al male che ti ho fatto.
Per comprendere detto principio nel migliore dei modi, possiamo cominciare facendo un qualsiasi esempio.
Un qualsiasi esempio che abbia ad oggetto un intervento chirurgico.
Presto detto. Se il medico mi taglia un braccio perché mi sta andando in cancrena, è vero che mi sta facendo un male e che sta ledendo la mia integrità fisica; ma è anche vero che lo sta facendo per perseguire un bene maggiore, salvare la mia vita.
Si osservi che con l’esempio appena fatto, non abbiamo avuto particolari difficoltà ai fini di stabilire quale sia il male minore. Se ledere l’integrità fisica tagliando un braccio, ovvero, salvare la vita.
Semplice, perdere una braccio è meglio che perdere la vita.
Purtroppo però, non sempre l’applicazione di questo principio, nel concreto, risulta essere facile ed esente da qualsivoglia problematica.
Principio di non maleficenza e la difficile applicazione nella vita quotidiana
- La morte della madre o quella del bambino?
- Con la sedazione terminale non si vuole, infatti, la morte del malato, ma semplicemente alleviare le sue sofferenze.