Ci sono debiti che si possono non pagare. Obbligazioni imperfette

Ci sono debiti che si possono non pagare. Obbligazioni imperfette

Tavolo roulette

Il titolo di questo articolo non è stato creato per attirare traffico, ma ci sono debiti che si possono non pagare veramente. Obbligazioni imperfette.

A stabilire ciò è stata direttamente la legge. Nello specifico il Codice Civile nel suo articolo 1933.

Esso, intitolato mancanza di azione, stabilisce infatti quanto segue.

Primo comma:

  • Non compete azione per il pagamento di un debito di giuoco o di scommessa, anche se si tratta di giuoco o di scommessa non proibiti.

Secondo comma:

  • Il perdente tuttavia non può ripetere quanto abbia spontaneamente pagato dopo l’esito di un giuoco o di una scommessa in cui non vi sia stata alcuna frode. La ripetizione è ammessain ogni caso se il perdente è un incapace.

Spiegazione dell’articolo 1933 c.c. e quindi delle obbligazioni imperfette.

Vediamo di comprendere meglio l’articolo 1933 c.c. e quindi, di capire una volta per tutte quali sono questi debiti che si possono non pagare.

Spiegazione per i non giuristi

Il più volte citato articolo 1933 c.c. stabilisce un principio molto semplice.

Nel Primo comma stabilisce che se tu hai un debito a causa di un giuoco o di una scommessa, non sei per legge obbligato a pagare. Anche se si tratta di giuoco o scommesse non proibite.

Questo significa che il tuo creditore non potrà andare davanti a un giudice e ottenere il pagamento di quanto egli ha vinto.

Si capisce bene che la regola dettata da questa norma del codice civile, vale solo per i debiti di giuoco o di scommesse. Non è quindi applicabile a tutti gli altri debiti contratti per motivi differenti.

Nel Secondo comma, invece, l’articolo 1933 c.c. stabilisce che pur non avendo l’obbligo di pagare i debiti derivanti dal giuoco o dalle scommesse, se il debitore spontaneamente decidesse di pagare, non potrà più chiedere indietro il pagamento che ha effettuato al vincitore.

Salvo che il creditore abbia vinto il giuoco o la scommessa, imbrogliando il debitore; ovvero quest’ultimo è una persona incapace.

Se dunque il creditore/vincitore abbia imbrogliato, ovvero il debitore/perdente è un soggetto incapace, i soldi pagati al creditore/vincitore possono essere sempre richiesti indietro dal debitore.

Spiegazione tecnica per i futuri giuristi

La spiegazione di questo articolo 1933 c.c. può avvenire dicendo che quando tu hai un debito, un altro soggetto vanta un credito.

Tra di voi intercorre quindi un rapporto di debito/credito che prende il nome di rapporto obbligatorio.

Fatta eccezione per la fattispecie contenuta nella disposizione in esame, tutti i rapporti obbligatori sono definiti “perfetti”.

Perfetti in quanto dotati di due caratteristiche.

La prima è che il rapporto obbligatorio costituisce giusta causa allo spostamento patrimoniale. In altre parole, se ho dato del denaro a qualcuno perché ho un debito, quel denaro è stato consegnato per delle ragioni meritevoli di tutela da parte dell’ordinamento giuridico.

La seconda è, invece, la presenza diazione. Vale a dire, se non pago il mio debito al creditore, quest’ultimo potrà andare da un giudice e ottenere coattivamente quanto gli è dovuto. L’esempio tipico è quello della banca che fa vendere all’asta la casa del debitore inadempiente.

Ecco spiegato il perché i debiti derivanti dal giuoco o dalle scommesse non siamo obbligati a pagarli. Essi danno luogo a dei rapporti obbligatori imperfetti.

Imperfetti perché in difetto di azione.

Se non pago il creditore non può agire in tribunale perché non è dotato di azione; se invece pago, essendo una giusta causa allo spostamento patrimoniale, io debitore non posso più essere ripetuto. Vale a dire non posso più chiedere indietro al creditore i soldi che gli ho dato a causa della mia perdita.

Eccezioni alla regola dell’articolo 1933 c.c.

Il diritto nulla di assoluto vi ha, come mi ha insegnato il mio professore “Luigi Arcidiacono”.

Anche la regola contenuta all’interno dell’articolo 1933 c.c. si trova dunque a dover fronteggiare delle eccezione.

Dette eccezioni sono contenute all’interno dell’articolo 1934 c.c., il quale stabilisce che:

  • Sono eccettuati dalla norma del primo comma dell’articolo precedente, anche rispetto alle persone che vi prendono parte, i giuochi che addestrano al maneggio delle armi, le corse di ogni specie e ogni altra competizione sportiva.

E 1935 c.c. il quale stabilisce che:

  • Le lotterie danno luogo ad azioni in giudizio, qualora siano state legalmente autorizzate.

Si tratta di tutte quelle scommesse che si fanno nei centri scommessa o nei tabacchini, mediante le c.d. schedine.

Conclusioni personali

Indipendentemente da quanto stabilito dal diritto è importante che io concluda questo articolo con questa mia riflessione personale.

In primo luogo, bisogna sempre cercare di giocare o scommettere il meno possibile, perché il giuoco porta dipendenza e certe volte alla rovina; in secondo luogo, bisogna imparare altresì ad onorare sempre i propri debiti.

Elenco altri post della categoria “Diritto Privato”.

Ti potrebbe interessare anche...