Perché studiare diritto e laurearsi in giurisprudenza

Perché studiare diritto e laurearsi in giurisprudenza

Toga di un avvocato su dei libri di diritto

Perché studiare diritto e laurearsi in giurisprudenza? Questa è la domanda che normalmente si pongono due categorie di persone.

Le prime sono quelle che vorrebbero iscriversi in giurisprudenza e stanno cercando delle informazioni utili, per capire se stanno facendo la scelta giusta. 

Le seconde, invece, sono quelle che essendosi già inscritte, hanno avuto un’esitazione nel corso del lungo cammino.

Indipendentemente dalla categoria a cui appartieni, ti chiedo di non preoccuparti.

In questo articolo cercherò di elencare i vantaggi e gli svantaggi che derivano, quando si decide di intraprendere una carriera in giurisprudenza.

Spiegazione del perché studiare diritto e laurearsi in giurisprudenza

Prima di spiegare i vantaggi e gli svantaggi, è doveroso che io faccia una premessa.

Scegliere di percorrere o meno una determinata strada, è sempre un qualcosa di estremamente personale.

La scelta di iscriverti a un corso di laurea magistrale in giurisprudenza, deve essere solo il frutto di una tua ponderata decisione. Questo articolo avrà, quindi, solo il fine di farti comprendere i vantaggi e gli svantaggi, legati alla decisione di laurearsi in legge.

Insomma, questo articolo vuole solo aiutarti a fare la scelta giusta.

Ti piace il diritto?

Per poter comprendere bene se iniziare o continuare un cammino in giurisprudenza, è necessario che tu sappia rispondere con certezza a questa domanda.

Ti piace il diritto?

Ovviamente per rispondere a questa domanda, avrai bisogno di sapere bene cosa s’è il diritto?

Ti consiglio di cliccare quel link, se non sai rispondere bene a questa domanda.

Il tuo percorso di studi e la tua successiva affermazione professionale, dipendono quasi esclusivamente dal fatto, di essere o meno innamorati del diritto.

E l’unica strada per capire se ami il diritto, è sapere cosa esso sia.

Solamente dopo averlo compreso potremo passare alla fase successiva.

Quella cioè di comprendere vantaggi e svantaggi, presenti nella scelta di intraprendere una strada che ci porta a diventare giuristi. 

Evitiamo di perderci in chiacchiere e addentriamoci immediatamente nel problema.

Vantaggi presenti nello studio del diritto e del laurearsi in giurisprudenza

Studiare diritto ha i suoi vantaggi e a dire il vero, non sono neanche pochi. Vediamo di elencarne i più importanti.

Conferisce un bagaglio culturale da fare invidia

Gli studi giuridici ti formano per la vita. Il prestigio che risiede in un giudice o in un avvocato non dipende certo, esclusivamente dalla bellezza di queste professioni.

Esso dipende dalla cultura di cui bisogna essere dotati per poterle svolgere.

Unica via per diventare giudice, notaio o avvocato

La laurea in giurisprudenza è l’unica strada da intraprendere, se nel proprio cuore vige il desiderio di svolgere la professione come quella del giudice, del notaio o dell’avvocato.

Si tratta di professioni estremamente interessanti e come abbiamo visto prestigiose. 

La laurea in giurisprudenza è accettata e richiesta in tantissimi concorsi pubblici

Laureandosi in giurisprudenza si ha una vasta possibilità, in quello che è l’accesso ai concorsi pubblici.

Salvo che non sia concorsi indetti per determinate professioni scientifiche, difficilmente chi è dottore in legge non viene preso in considerazione.

Penso sia una delle migliori lauree, per chi voglia intraprendere una carriera nelle forze di polizia.

Vale a dire, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia di Stato.

Strada eccellente se si vuole diventare imprenditori

Quando la propria vocazione è l’imprenditoria, avere la laurea non è certo un requisito indispensabile. Ma certamente averla conferisce una marcia in più, soprattutto se è stata conseguita in giurisprudenza.

Nello svolgimento dell’attività imprenditoriale si avrà sempre bisogno del commercialista e anche di un avvocato, ma avere determinate conoscenze giuridiche può toglierti da seri problemi, più spesso di quanto si possa pensare.

Il diritto incide in ogni aspetto della nostra vita, conoscerne le regole è un vantaggio inimmaginabile. Si pensi, alla conoscenza che si acquisiscono nel campo dei contratti, ovvero in tema di diritto tributario.   

Un aiuto continuo ed infinito nella vita di tutti i giorni

Conoscere le regole che governano la vita di tutti i giorni, può aiutarti a risolvere problemi che neanche immagini. Nonostante ci siano moltissimi iscritti in giurisprudenza, il tasso di ignoranza delle nozioni giuridiche è molto alto.

Personalmente – e non sto scherzando – mi sono trovato a parlare con persone che non avevano neanche idea, di alcune parole strettamente giuridiche. Sto parlando di parole come ipoteca e pignoramento.

Si tratta di una mancanza, a mio avviso, molto grave e pericolosa.

Il diritto è talmente importante che non averne conoscenza, equivale quasi ad avere una condanna a morte. 

Riuscire a capire prima di altri le truffe

Una persona laureata in giurisprudenza difficilmente cade nelle truffe. Questo se, ovviamente, resta lucido e continua a ragionare con gli schemi del giurista.

Svantaggi presenti nello studio del diritto e del laurearsi in giurisprudenza

Purtroppo, decidere di intraprendere lo studio del diritto, comporta anche a dover fare fronte a degli svantaggi. I più fastidiosi possono essere i seguenti.

Non tutti sono portati allo studio delle materie giuridiche

Non tutti hanno una propensione per lo studio del diritto. Purtroppo, materie come il diritto privato e il diritto pubblico si trovano in quasi tutti i corsi di laurea. Se dunque pensi di non amare il diritto, ti consiglio di non iscriverti.

I corsi di laurea in giurisprudenza prevedono lo studio del diritto, in tutte le sue varianti.  

Carriera lunga e con alte barriere all’ingresso

Le cose belle e importanti sono difficili da raggiungere e questa sicuramente non fa eccezione.

La strada è davvero molto lunga e nel percorrerla, non è difficile scoraggiarsi.

Non apre buone possibilità nell’insegnamento

Se decidi di studiare giurisprudenza per poi provare la strada dell’insegnamento, allora ti consiglio di scegliere altri corsi di studio. Le materie sostenute er conseguire la laurea non sono sufficienti per poter insegnare.

Il decreto legislativo 10 agosto 2017 n. 616 e il decreto legislativo 59/2017, art. 5, commi 1, lettera b) e 2, lettera b) del MIUR prevedono che per l’accesso ad un Concorso Pubblico nazionale per Docenti Scuola Secondaria di primo e Secondo grado, occorrerà la “certificazione” del possesso di almeno di “24 CFU/CFA acquisiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche”

Mercato molto saturo

Allo stato attuale il mercato del lavoro è orientato verso altri corsi di laurea. Per scegliere giurisprudenza, si deve davvero essere innamorai del diritto.

Solo l’amore per un qualcosa può farti superare, tutte le avversità ad essa collegate.   

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