Il regime fiscale dei gruppi di società
Il regime fiscale dei gruppi di società
Per quanto riguarda il regime fiscale dei gruppi di società, bisogna dire che per ragioni di flessibilità imprenditoriale, nella prassi è diventato sempre più frequente utilizzare i c.d. Gruppi di Società.
Diventa importante porsi da subito una domanda. Cosa sono detti gruppi di società?
Si osservi che la risposta è molto semplice. Essi non sono altro che una pluralità di aziende, distinte dal punto di vista giuridico, ma di fatto reciprocamente collegate tra di loro.
Gruppi di società e il nostro ordinamento fiscale
Le norme vigenti del nostro ordinamento non conoscono, né forme di soggettivazione dei gruppi, né prevedono una disciplina che consenta la tassazione unitaria dei relativi redditi.
Possiamo quindi dire che, in linea di principio il nostro ordinamento è fondato sulla tassazione distinta e separata, dei redditi prodotti dai diversi soggetti che compongono il gruppo.
Perché in linea di principio?
Perché all’interno del nostro ordinamento esistono delle norme, le quali derogano a detto principio di fondo. Dette norme in presenza di certe condizioni, attribuiscono rilevanza ai c.d. collegamenti intersocietari.
Ciò trova la sua giustificazione, per diversi ordini di ragione.
Prima ragione
Perché il legislatore teme che attraverso apposite operazioni negoziali interne si potrebbero dirottare redditi, che sono stati prodotti da società fiscalmente in Italia, verso società che sono fiscalmente residenti in Paesi dove non vi è un adeguato scambio di informazioni. Si tratta di quei Paesi che rientrano nella c.d. black list, in quanto a fiscalità agevolata.
Seconda ragione
Per consentire, almeno in taluni casi, forme di compensazione tra redditi e perdite di società diverse, ma appartenenti allo stesso gruppo.
In altre parole, per limitare la tassazione di quei redditi che seppur esistenti con riferimento alla singola società, potrebbero non sussistere se quei redditi venissero osservati dal punto di vista del gruppo.
