Cosa sono le criptovalute?

Cosa sono le criptovalute?

Simboli delle più importanti criptovalute

La domanda che oggi mi voglio porre è Cosa sono le criptovalute?

Tutti dovremmo porci questo interrogativo, sia le persone comuni che gli operatori del diritto.

Quest’ultima categoria di soggetti si troveranno sempre più spesso a doversi imbattere, nella risoluzione di problematiche giuridiche legate a queste realtà.

Ad esempio:

  • Il notaio: Per rendere oggetto di una disposizione testamentaria un wallets.
  • L’avvocato: Nella difesa di un cliente accusato di cybercrime, per aver violato un wallets contenenti criptovalute.
  • Il giudice: Per stabilire la proprietà di quelle determinata criptovalute.

Diventa quindi necessario capire, a tutti i costi, di cosa si tratta.

Spiegazione cosa sono le criptovalute

Se volessimo definire in modo semplice ed efficace le criptovalute, potremmo farlo dicendo che esse sono delle monete virtuali.

Il termine virtuale si riferisce al fatto che non sono materialmente tangibili. In altre parole, non esiste in nessuna parte del mondo l’emissione di criptovalute, in carta moneta o moneta metallica. Essi esistono solo a livello di bit informatici.

Sorge spontaneamente una domanda. Come faccio a possedere una criptovaluta?

La risposta è semplice. Trattandosi di una moneta esistente solo a livello virtuale, per possedere le criptovalute è necessario avvalersi dei wallets.

Cosa sono i wallets?

I wallets possono essere definiti come quei portafogli – sempre virtuali – creati appositamente per l’acquisto, la conservazione e lo scambio di criptovalute.  

Mediante l’apertura di un wallets (portafoglio virtuale), si ottengono due chiavi, una pubblica e l’altra privata. Ciascuna di esse sarà dotata di un codice di 25 caratteri usando la crittografia. 

Ecco perché si chiamano criptovalute.

La chiave pubblica servirà per inviare e ricevere le criptovalute. Svolge una funzione analoga a quella del più noto IBAN.

Questo ci fa capire agevolmente che la chiave pubblica può essere data a chiunque vogliamo.

Mentre, la chiave privata è quella che ci consente di entrare e disporre del nostro portafoglio virtuale. Si capisce bene che questa chiave, è un qualcosa di estremamente riservato. Non deve mai essere consegnata a nessuno.

Su internet esistono una svariata quantità di wallets, attraverso i quali poter gestire le diverse criptovalute presenti nel mercato.

Io, ad esempio, ho deciso di usare quello ritenuto più sicuro. Sto parlandi di COINBASE.

Cos’è Coinbase?

Come già anticipato è un wallets – e quindi un portafoglio virtuale – che consente la possibilità di acquistare, conservare e vendere svariate criptovalute.

Se desideri imparare davvero il mondo delle criptvolute, ti consiglio di aprire un portafoglio virtuale. Solo facendo pratica puoi cogliere l’essenza di questa tecnologia.

Se vuoi ottenere un wallets usa questo collegamento a Coinbase, per ricevere in regalo 9,00 euro in Bitcoin quando acquisterai i primi 93,00 euro in una qualsiasi valuta digitale.

Ad ogni modo, allo stato attuale Coinbase consente, ai suoi utenti, la gestione delle seguenti monete virtuali:

  • Bitcoin
  • Ethereum
  • Bitcoin Cash
  • Litecoin
  • XRP
  • Chainlink
  • Stellar Lumens
  • EOS
  • Zcash
  • Basic Attention Token

Si osservi che tutte le criptovalute, queste e quelle non elencate, si basano tutte su uno stesso funzionamento. Sto parlando della tecnologia del Mining e delle Blockchains.

Per comprendere nel migliore dei modi i concetti appena evocati, è importante fare una premessa con riferimento alle “monete reali”.

Funzionamento delle monete “reali”

Quando si parla di monete “reali” ci si riferisce all’Euro, al Dollaro USA, al Franco svizzero o al Yen giapponese e così via. Di conseguenza, ci si riferisce a tutte quelle valute mondiali, per le quali è possibile la loro tangibilità materiale.

Questo perché esse sono state emesse, sotto forma di carta moneta e moneta metallica.

Si osservi che dette monete “reali” sono caratterizzate dalla presenza centrale di un organo.

La funzione delle Banche Centrali ai fini delle monete “reli”

Normalmente, detta presenza è rappresentata dalle rispettive Banche Centrali. Tuttavia, in alcuni Paesi più poveri queste funzioni, sono svolte dai loro stessi Governi. Ma si tratta di casi assolutamente marginali.

Ad ogni modo, poiché nella quasi totalità dei casi questa posizione di organo centrale, è rivestita dalle Banche centrali continuerò la trattazione riferendomi a quest’ultima.

Ne consegue che la Banca Centrale, ai fini delle monete “reali”, svolge funzioni di gestione, controllo e garanzia.

Gestione perché è lei a stabilire quanta moneta, immettere o ritirare dal sistema economico.

Controllo perché si assicura che una volta che il denaro sia stato speso, io non possa più rispenderlo nuovamente.

Faccio un esempio per capire meglio quest’ultimo concetto. Immaginiamo che nel mio conto corrente io abbia 100 e che, mediante l’uso del Bancomat, io abbia speso 10.

Il compito della Banca Centrale è di controllare e assicurarsi che il mio conto corrente, abbia adesso un saldo di 90, di modo che i 10 appena spesi io non li possa più spendere.

Garanzia, in quanto, ne garantisce il valore della stessa nello spazio e nel tempo.

Compreso quanto appena esposto, siamo pronti adesso per capire cosa sono le Blockchains e il Mining.

Cosa sono le Bockchains e il Mining?

Le criptovalute sono come le monete “reali”, ma con la sostanziale differenza che esse non appartengono a nessuno.

Nessuna banca, Governo o altra istituzione.

Essi sono dei software open source che chiunque può utilizzare, senza però mai appropriarsene.

Sorge spontaneamente una domanda. Con riferimento alle criptovalute, chi assicura le funzioni di gestione, controllo e garanzia.

Ecco che qui entrano in gioco i concetti di Blockchains e Mining.

Cerchiamo di spiegarne il funzionamento.

Funzionamento delle Bockchains e del Mining

Immaginiamo che io mi sia aperto un Wallets presso Coinbase. È agevole comprendere che questo mio Wallets appena aperto, sarà completamente vuoto.

Se adesso io volessi metterci al suo interno delle criptovalute, dovrò effettuare una transazione che mi consenti l’acquisto.

Immaginiamo allora che io voglia comprare dei Bitcoin.

Questa transazione verrà elaborata dalla rete Bitcoin. Abbiamo presa questa criptovaluta come nostro esempio.

In altre parole, un gruppo di computers effettua un processo di validazione (Mining) – di ogni transazione che abbia ad oggetto il Bitcoin mediante un sistema di blocchi o Blockchains.

Faccio un esempio per capire meglio questi concetti così complessi.

Esempio di un processo di validazione di una transazione Bitcoin

Immaginiamo che la prima transazione avendo ad oggetto i Bitcoin, sia avvenuta tra A e B; dove A possedeva nel suo wallets due Bitcoin, mentre B ne possedeva zero.

Ne consegue che B fornisce ad A la chiave pubblica. A chiede alla rete di trasferire 1 Bitcoin nella chiave pubblica di B.

La rete compie così due attività.

La prima è quella di eseguire il trasferimento della criptovaluta; la seconda è validare l’operazione.

Il trasferimento avviene accreditando il Bitcoin al wallets di B e sottraendolo ad A.

Mentre, la validazione consiste nel registrare questa operazione chiudendola come all’interno di un blocco che non potrà mai più essere aperto da nessuno – da qui il nome blockchains – e riconoscerla come vera.

In questo modo, quando B vorrà trasferire il suo Bitcoin a C, alla rete basterà controllare dai blocchi precedenti due cose.

Il primo è quello di verificare che ci sia un precedente blocco validato dalla rete che attesti che B, abbia effettivamente quel Bitcoin nel wallets.

Nell’esempio fatto, il blocco che contiene la transazione tra A e B.

Il secondo è di accertarsi che non esista già un precedente blocco validato, dove B abbia già trasferito a Z il Bitcoin ricevuto da A.

Il blocco si considererà validato quando il 51% della rete, concorda che la transazione è valida.

Raggiunto questa percentuale il blocco definitivamente validato, viene inserito nella Blockchains.

Detto blocco non potrà mai più essere modificato da nessuno. Neanche dal fondatore della Criptovaluta.

Spiegazione dei termini Mining e Blockchains

Alla luce di quanto appena spiegato si riesce adesso a comprendere bene, il significato delle parole Mining e Blochains.

Definizione di Mining

Con il termine Mining ci si riferisce all’attività di validazione effettuato dalla rete.

Mining in inglese significa estrarre o minare.

Questo perché ogni volta che la rete valida una transazione, il sistema Bitcoin retribuisce i singoli minatori che hanno contribuito alla validazione, trasferendogli una determinata frazione di Bitcoin.

Definizione di Blockchains

Con questo termine, invece, ci si riferisce al sistema di validazione.

Detto sistema di validazione, come abbiamo visto, non è altro che:

  • Un enorme elenco di tutte le transazioni Bitcoin, che hanno avuto luogo nella rete e che sono state definitivamente chiuse in un blocco.

Il blocco è ciò che contiene tutte le informazioni inerenti a quella determinata transazione.

Proprio per tale ragione, essa è chiamata, appunto, Blockchains.

Si osservi che detta Blockchains non è contenuta all’interno di un supercomputer centrale. Essa è memorizzata, all’interno del computer di ciascun minatore.

Il sistema Blockchains è assolutamente decentrato.

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